Il Parlamento e il Consiglio federale respingono l’iniziativa «estrema» sulla biodiversità. La controproposta del Consiglio nazionale prevede, tra l’altro, l’introduzione del nuovo strumento delle «zone di biodiversità d’importanza nazionale» e sottolinea che queste aree devono consentire sia la protezione che l’utilizzo. Nel nostro settore l’offerta di terreni che promuovono la biodiversità è un compito importante, che viene preso sul serio dalle imprese. Tuttavia, in alcuni ambiti il testo legislativo proposto si discosta dalle dichiarazioni d’intenti del Consiglio nazionale e solleva molti interrogativi, quali:
- In base a quali criteri il Consiglio federale deve fissare gli obiettivi ambientali, economici e sociali per le zone di biodiversità?
- Qual è il livello di protezione delle aree di biodiversità, in particolare quando sorgono conflitti tra gli obiettivi della protezione e della garanzia di un approvvigionamento di materie prime minerali efficiente sotto il profilo delle risorse?
- In che modo il testo legislativo definisce i possibili usi previsti nelle zone di biodiversità?
L’ASIC chiede pertanto che il Consiglio degli Stati esamini in modo approfondito il nuovo approccio del Consiglio nazionale e che le questioni in sospeso siano disciplinate in un articolo a parte, in particolare per quanto riguarda l’interazione tra le misure a favore di una maggiore biodiversità e gli usi.
al parere ASIC dell’8.11.22