La rettifica dei fiumi ha comportato la perdita di importanti habitat per specie rare di fauna e di flora. Stagni, superfici ruderali, pareti scoscese non abitate, create intenzionalmente all’interno di cave di ghiaia con escavatori, offrono interessanti sedi sostitutive e sono colonizzate da specie pioniere. Senza l’estrazione di ghiaia, la varietà di specie di fauna e flora nel nostro Paese sarebbe quindi più ridotta rispetto a oggi. Le cave di ghiaia forniscono pertanto importanti contributi per la salvaguardia della biodiversità. L’iniziativa biodiversità si occupa però di questioni estreme ed estranee alla pratica. L’iniziativa mette a repentaglio l’approvvigionamento di materie prime minerali e quindi il funzionamento dell’intero settore edile, nonché la continua creazione di nuove superfici a vantaggio di una maggiore biodiversità. L’ASIC accoglie pertanto con favore la volontà del Consiglio federale di contrapporre all’iniziativa una controproposta. In alcuni punti, tuttavia, tale controproposta deve essere ancora migliorata. In particolare si dovrà rinunciare agli obiettivi quantitativi relativi alla superficie. Il Consiglio federale intende ad esempio escludere come aree protette il 17% della superficie nazionale. Una tale disposizione è arbitraria e comporterà in futuro l’impossibilità di tenere sufficientemente conto di altre importanti esigenze della popolazione in materia di pianificazione territoriale (ad es. superfici sufficienti per l’agricoltura, le attività ricreative, le abitazioni, il turismo, l’approvvigionamento di materie prime minerali, ecc.).
Presa di positione ASIC – allegato 14.06.2021