Il Consiglio federale ha preso atto del «Rapporto sulle materie prime minerali» e approvato le misure che ne derivano. Il rapporto è stato elaborato negli anni passati sotto la responsabilità di swisstopo e con la collaborazione di diversi uffici federali e comitati tecnici.
Il rapporto mostra l’importanza delle materie prime minerali per la Svizzera. Fra queste vi sono in particolare le materie prime per la produzione di cemento, sabbia e ghiaia, pietre naturali, materie prime per l’industria laterizia, sale nonché gesso e anidrite. Si illustrano le esigenze concomitanti di protezione e di utilizzazione nell’ambito dell’estrazione delle materie prime e gli ostacoli a un utilizzo ottimale delle risorse. Grazie al rapporto è ora disponibile un quadro globale per l’orientamento attuale e futuro delle attività della Confederazione nel settore delle materie prime minerali. Inoltre vengono proposte varie misure concernenti le modalità atte a sostenere l’approvvigionamento a lungo termine della Svizzera con materie prime minerali indigene.
Le misure proposte e il previsto rapporto per garantire l’approvvigionamento di materie prime possono fornire un contributo prezioso per garantire a lungo termine l’importante approvvigionamento di materie prime per l’edilizia svizzera e migliorare le difficili condizioni quadro per l’estrazione di sabbia e ghiaia. Particolarmente positivo è il fatto che il rapporto e le misure proposte:
- menzionano esplicitamente come grosso problema l’effetto NIMBY («Not In My BackYard»). A causa dei ricorsi e dopo complessi preparativi spesso le procedure di autorizzazione delle zone di estrazione sfociano in costose vertenze legali.
- constatano esplicitamente che da parecchio tempo in Svizzera l’offerta di ghiaia e sabbia risulta sempre più carente.
- riconoscono la necessità di sensibilizzare la società, perché una parte della popolazione non è consapevole del nesso esistente fra l’estrazione di materie prime e le esigenze in materia di alloggi e infrastruttura e anche perché è poco nota l’importanza delle materie prime per l’economia svizzera e le catene del valore aggiunto.
- con la prevista elaborazione qualitativa e quantitativa di dati e rapporti per garantire l’approvvigionamento di materie prime, in particolare nei settori delle pietre calcaree e delle pietre dure, pongono la base per rendere oggettive le discussioni quando bisogna ponderare gli interessi.
- considerano insieme le materie prime primarie e secondarie (flussi di materie provenienti dal riciclaggio) senza contrapporre le une alle altre.
- mirano a un coordinamento e a una maggiore cooperazione dei comitati tecnici, in vista della possibile istituzione di un centro di competenza per le questioni concernenti l’approvvigionamento di materie prime minerali.
- rendono possibile un’armonizzazione della pianificazione territoriale e della sicurezza di approvvigionamento nei Cantoni.
Peraltro nel rapporto mancano indicazioni affidabili riguardo all’attuazione e al necessario coordinamento con i Cantoni. L’ASIC vede pertanto positivamente l’interpellanza presentata il 13 dicembre 2017 e le domande in essa contenute e concernenti l’impiego di personale e mezzi.