La Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale (CAPTE-N) intende rafforzare l’economia a ciclo chiuso. A tal fine ha presentato un’iniziativa di commissione (20.433) con l’obiettivo di impostare il consumo in modo più ecologico, chiudendo i cicli dei materiali e riducendo in tal modo l’impatto ambientale. Modifiche della legge sulla protezione dell’ambiente creeranno le condizioni quadro per ottenere un miglioramento duraturo dell’uso efficiente delle risorse. La Confederazione e i Cantoni dovranno collaborare più strettamente anche con l’economia, la scienza e la società.
L’ASIC accoglie con favore l’impegno della CAPTE-N in tal senso, in particolare esprime soddisfazione perché si riconosce che i rifiuti edili già oggi rimangono nel ciclo dei materiali in un’ottica di uso efficiente delle risorse. L’industria di materiali edili ha già iniziato oltre 25 anni fa a salvaguardare le risorse e a promuovere il riciclaggio. Grazie al suo impegno, oggi si ricicla circa il 90% dei rifiuti edili. D’altra parte l’ASIC ritiene importante che non si creino regolamentazioni con effetto dispersivo in base al principio dell’innaffiatoio, bensì che emergano soluzioni complessive che consentano alle aziende di preservare un margine necessario per continuare a contribuire notevolmente a un approvvigionamento sostenibile di materie prime. In questo contesto è importante che il recupero di materiale di scavo nel sito d’estrazione come materiale di riempimento abbia la stessa priorità del recupero delle materie dal materiale di scavo. Nell’attuale bozza della CAPTE-N questo aspetto non è ancora stato preso in considerazione e deve essere corretta.
Ulteriori informazioni:
- Comunicato stampa della CAPTE-N
- Documento di posizione dell’ASIC inerente al tema (sulla base dell’iniziativa parlamentare “Sviluppare l’economia circolare in Svizzera. Sancire l’impiego efficiente delle risorse nella legge sulla protezione dell’ambiente” ora ritirata.